“Cold case”: scoperti grazie al DNA autori di furti nel 2022

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Sono 4 i furti scoperti negli ultimi mesi dai Carabinieri della Provincia di Parma, commessi nel 2022, grazie alla comparazione del materiale genetico repertato durante i sopralluoghi.

Non si possono si vogliono definire cold case”, sonosemplicemente fatti-reato sui quali i Carabinieri hanno indagato e raccolto importanti elementi a carico di soggetti, in quel momento ignoti, e che le moderne tecniche investigative hanno permesso di identificare.

I delitti, alcuni commessi con le caratteristiche della “spaccata” in danno di pubblici esercizi ubicati in città e in provincia, nei quali sono intervenuti militari delle Stazioni Carabinieri e personale specializzato delle Sezioni Operative in forza alle Compagnie Carabinieri.

In tutti i casi presi in considerazione la strategia vincente è stata quella di effettuare un minuzioso sopralluogo, senza lasciare nulla al caso, anche in chiave futura con il fondamentale contributo del RIS di Parma per la comparazione dei profili genetici estrapolati.

Grazie alla continua alimentazione della Banca dati del DNA anche dopo diverso tempo, come nei casi di specie, affiora il “match positivo” identificando così il presunto responsabile.

Così è accaduto per una spaccata commessa in un negozio della città, per la quale ha proceduto la Stazione di Parma Centro, nonché per il presunto responsabile della ricettazione di oggetti asportati in occasione di alcuni furti commessi nella bassa e per i quali ha Proceduto la Stazione di Roccabianca.

Gli ultimi in ordine di tempo, ad essere stati scoperti ancora una volta grazie al DNA sono stati due furti commessi in città nel settembre del 2022, uno all’interno di una cooperativa Onlus e l’altro in una tabaccheria. In entrambi i casi, i militari della Compagnia di Parma sono riusciti ad isolare e repertare tracce ematiche, lasciate dagli autori. Repertate le tracce, i Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno effettuato tutti i passaggi necessari al fine di rendere le tracce utilizzabili dal punto di vista probatorio. L’accertamento effettuato dal RIS di Parma poi, a conclusione dell’iter previsto, ha restituito uninequivocabile corrispondenza con due soggetti, un 52enne italiano e un 34enne marocchino che, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Parma per il reato di furto aggravato.

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