Violazioni della normativa antimafia, soldi investiti in un bar, sequestro per oltre 170mila euro

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La Guardia di Finanza di Parma ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip di Parma, su richiesta della Procura, nei confronti di una persona già condannata per associazione di tipo mafioso. Un sequestro per un valore di oltre 170mila euro.

Il provvedimento è scaturito da accertamenti svolti dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Parma sul rispetto della antimafia da parte di persone con precedenti penali specifici e residenti in provincia.

Dai primi approfondimenti è emerso che l’indagato era stato condannato in via definitiva nel 2014 dalla Corte di Assise d’Appello di Catanzaro alla reclusione per 3 anni, 1 mese e 10 giorni, con interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, per associazione a delinquere di stampo mafioso, in quanto ritenuto affiliato alla cosca di ‘ndrangheta Vrenna-Corigliano-Bonaventura.

Le successive indagini finanziarie delle Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura, hanno permesso di ricostruire, mediante l’analisi di conti correnti e carte prepagate in uso all’indagato, ingenti flussi finanziari in entrata, nel periodo compreso dal 2017 al 2021; flussi non comunicati al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Parma, in violazione della normativa antimafia.

Da qui il provvedimento di sequestro preventivo eseguito ieri sera, che riguarda, oltre a conti correnti e rapporti finanziari personali dell’indagato, anche la totalità delle quote della società e beni strumentali all’esercizio dell’attività di bar.

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