Le esequie del Prof. Franco Del Chicca (VIDEO)

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(di Gabriele Majo, direttore responsabile di StadioTardini.it) – Nella chiesa parrocchiale cattolica del Sacro Cuore in Piazzale Volta a Parma, hanno avuto luogo, nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 24 giugno 2024, le esequie del professor Franco Del Chicca, amata figura nel mondo della pallavolo locale e nazionale, che aveva raccolta l’eredità del padre Renzo – inventore del volley in città e non solo, essendo stato allenatore della nazionale e vincitore di tre scudetti italiani (nel video sotto di Carlo Alberto Cova, per la collezione dei luoghi iconici dello sport a Parma, la sua casa in Via Massari) – portando avanti il suo lavoro, personalizzandolo, fino a quando è stato investito con la sua bicicletta all’inizio del mese di giugno, a 84 anni.

Il decesso, per le gravi lesioni riportate, sarebbe poi avvenuto una decina di giorni dopo, nella notte tra il 13 e il 14 giugno 2024: nei giorni successivi l’autorità giudiziaria ha aperto un’inchiesta, con l’ipotesi di omicidio stradale: si cercano testimoni visto che il sinistro è avvenuto in pieno giorno in una zona frequentata e gli inquirenti stanno anche esaminando i video delle telecamere di sicurezza della zona.

Non a caso, dopo il Rosario celebrato sempre in Sacro Cuore, domenica 16 giugno 2024, si è dovuto aspettare fino ad oggi, lunedì 24, per i funerali, con la chiesa gremita dei tanti che lo hanno personalmente conosciuto ed apprezzato, tra cui l’ex assessore allo sport, Giovanni Marani, mentre per il Comune di Parma era presente l’assessore al settore mobilità e trasporti Gianluca Borghi,(ma la figura di Del Chicca è stata ricordata anche in apertura dell’odierno consiglio comunale).

Durante l’Omelia, il celebrante don Paolo Salvadori, ha affermato: “Oggi celebriamo il progetto di Dio che Franco ha realizzato con tutta la sua vita, fino all’ultimo giorno. Aveva un dono, che non era la capacità sportiva, ma era la gioia di vivere, la forza di vivere, l’amore per le giovani generazioni e l’ha usato bene e l’ha consegnato con grande generosità e con totalità. Ha dato agli altri quello che ha ricevuto e ora Dio si compiace di lui…”

A nome della famiglia ha preso la parola la nipote Orsola, per un breve, toccante ricordo: “Grazie per esserci sempre stato, generoso e pieno di vita. Hai dato gioia e fiducia a chi ti stava vicino con dedizione e passione. Hai saputo vivere trasformando quello che era difficile in qualcosa di facile. Allegro e grintoso con qualche parola di troppo ogni tanto… Grazie nonno, ti vogliamo bene…”

Durante il momento solenne dell’ultimo saluto, con la benedizione del feretro, attraverso l’acqua battesimale e l’incenso, si sentivano dei bambini giocare nella palestra sovrastante la cripta. Lo stesso celebrante ha spiegato: “Sopra abbiamo i bambini che giocano nel centro estivo ed è con quest’ultimo rumore (a lui caro, nda) che noi salutiamo il nostro fratello Franco”.

Mentre sul sagrato l’auto funebre accoglieva, per l’ultimo viaggio terreno, il mio indimenticato professore di educazione fisica alle medie al San Benedetto, pensavo alla triste sorte che gli è capitata: lui che a quasi 85 anni era ancora così in forma e con un’aspettativa di vita superiore a quella dei suoi coetanei, ci è stato sottratto da un pirata della strada, che lo ha costretto a sofferenze atroci in quegli ultimi dieci giorni di strenua lotta. Chi sa qualcosa collabori con le forze dell’ordine: Franco lo merita per quel dono che ci ha saputo trasmettere. Gabriele Majo (direttore responsabile di StadioTardini.it)

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