“Il suo conto è stato hackerato” e le rubano tutti i risparmi. Denunciata 50enne

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Le truffe online e telefoniche si evolvono continuamente, e per i malviventi non c’è limite all’ingegno. Una delle ultime frontiere del raggiro è il cosiddetto “spoofing”, che consiste nel falsificare il numero di telefono da cui proviene una chiamata per indurre la vittima in errore.

In questo modo, i truffatori possono far credere di essere qualcun altro, ad esempio un operatore della banca o un amico fidato.

Tecnicamente, lo spoofing sfrutta la tecnologia VoIP (Voice over IP) che permette di instradare le chiamate telefoniche attraverso internet. I truffatori utilizzano software specifici per mascherare il proprio numero reale e farne comparire uno diverso sul display del telefono della vittima.

Un esempio concreto: la truffa a Colorno

Un recente caso a Colorno evidenzia perfettamente il modus operandi di questa truffa. Una donna ha ricevuto una chiamata da un numero che sembrava provenire dalla sua banca. L’operatore, con tono allarmato, le ha comunicato che il suo conto corrente era a rischio a causa di un tentativo di frode.

Per scongiurare il pericolo, la donna è stata invitata a seguire le istruzioni dell’operatore, che le ha chiesto di fornire codici sensibili e di effettuare bonifici immediati. Purtroppo, la donna ha creduto di parlare con un vero dipendente della banca e ha ceduto alle sue richieste, perdendo così una somma considerevole di denaro.

Come difendersi dallo spoofing

Per non cadere vittima di questo tipo di truffa, è fondamentale essere sempre vigili e seguire alcune semplici precauzioni:

  • Non fidarsi mai di numeri sconosciuti: se ricevi una chiamata da un numero che non riconosci, non rispondere e attendi che sia l’altro a lasciare un messaggio. In caso di dubbi, contatta direttamente la tua banca utilizzando i canali ufficiali.
  • Non fornire mai dati sensibili via telefono: la tua banca non ti chiederà mai di rivelare password, codici di accesso o altri dati sensibili per telefono. Se un operatore ti fa questa richiesta, è sicuramente un truffatore.
  • Verifica sempre l’URL dei siti web: se vieni invitato a visitare un sito web per controllare la tua situazione bancaria, assicurati che l’indirizzo web sia quello ufficiale della banca. Fai attenzione a domini simili a quello vero,ma con piccole differenze ortografiche.
  • Installa un software anti-frode: esistono software specifici in grado di identificare e bloccare le chiamate provenienti da numeri falsificati.

A poca distanza dalla prima telefonata, la donna ne ha ricevuta una seconda, questa volta da un sedicente operatore del servizio antifrode del medesimo istituto di credito, il quale, dopo avergli confermato che il suo conto corrente era sotto attacco, l’ha indotta a spostare tutto il denaro verso conti sicuri al fine di scongiurare il pericolo di prelievi fraudolenti.

La donna, seppure dalla verifica sul conto non avesse riscontrato alcuna anomalia, alla fine si è lasciata convincere ad ha effettuato il bonifico verso il “conto blindato”, messo a disposizione sempre a detta del sedicente operatore in modo del tutto gratuito dalla sua banca. Solo dopo aver effettuato il versamento e verificato che i soldi erano spariti, la donna si è resa conto di essere stata vittima di una truffa.

Amareggiata, ma conscia di essere caduta in una trappola molto ben architettata, la vittima si è rivolta ai Carabinieri di Colorno ed ha sporto denuncia.

Le successive indagini e gli accertamenti bancari eseguiti dai militari, hanno permesso di identificare la titolare del conto corrente sul quale la donna aveva trasferito il denaro che, veniva sottoposto a sequestro con procedura d’urgenza, riuscendo a bloccare quasi l’intera somma bonificata. La 50enne però, è riuscita a movimentare in uscita dal conto una piccola somma di denaro, recandosi personalmente ad effettuare l’operazione presso un istituto di credito sito in Campania. I Carabinieri di Colorno attraverso l’acquisizione prima e la visione dopo delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza presenti nei pressi dell’istituto di credito sono giunti alla sua completa identificazione.

Raccolti significativi elementi probatori i Carabinieri di Colorno, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, hanno denunciato la 50enne alla Procura di Parma perché ritenuta la presunta responsabile della truffa.

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