Denaro, droga e altri affari: tutte le infiltrazioni della mafia a Parma

0

Un fiume di denaro, droga che scorre a fiumi e infiltrazioni mafiose in ogni città dell’Emilia-Romagna, compresa Parma. Questo il preoccupante quadro che emerge dal rapporto della Direzione Investigativa Antimafia (Dia) presentato in Parlamento e che copre il semestre gennaio-giugno 2023.

La relazione, illustrata dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, evidenzia come le mafie stiano sempre più concentrando le loro attenzioni “su ambiti affaristico-imprenditoriali”, servendosi ampiamente della tecnologia.

Nel primo semestre del 2023, le indagini hanno confermato la “propensione delle organizzazioni mafiose a infiltrarsi nell’economia legale e nella pubblica amministrazione”, mentre “il prevalente interesse delle organizzazioni di etnia straniera si rivolge al traffico e allo spaccio di stupefacenti, oltreché allo sfruttamento della prostituzione”.

In Emilia-Romagna, il sodalizio ‘ndranghetista si concentra, secondo la Dia, nelle province di Reggio Emilia (considerata l’epicentro), Modena, Piacenza e Parma. Numerosi i procedimenti giudiziari che hanno colpito la Grande Aracri di Cutro, con provvedimenti derivanti da inchieste passate, nelle province di Reggio Emilia, Modena e Parma.

La provincia di Reggio Emilia, come detto, rappresenta l’epicentro della presenza ‘ndranghetistica, che si estende anche alle province di Parma, Modena e Piacenza. Secondo la Dia, le ‘ndrine “appaiono interessate prevalentemente al settore del traffico di droga e sono arrivate progressivamente nel tempo a occupare spazi in passato di pertinenza delle compagini criminali autoctone, ora maggiormente vocate ad attività di infiltrazione nel tessuto economico imprenditoriale”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here