Primavera, una soluzione interna per sostituire Beggi

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(di Gabriele Majo, direttore responsabile di StadioTardini.it) – Anche nel leggere l’intervista postata nottetempo da StadioTardini.it del presidente Kyle Krause al sito del college frequentato in gioventù dal tycoon Tippie Iowa (ripresa stamani anche da un altro noto portale del nostro territorio che ha amplificato un proclama di routine di KK titolando: Orgoglio Krause: “Vogliamo essere una delle migliori squadre di Serie A”, che già sta mandando in visibilio i tifosi che già fanno voli pindarici sulle chat e nei forum, pensando di concorrere per le coppe europee, anziché mantenere la concentrazione sul salvarsi, primo step tassativo) si nota la sua propensione a puntare sui giovani, che ben abbiamo conosciuta durante questi primi anni della sua era.

Nella conversazione con Amanda May, Doppia Kappa ha citato come modello (italiano) la Dea, lo stesso che indicherebbe la maggior parte dei supporters Crociati: “Ci impegniamo a investire e far crescere i giovani giocatori. La squadra di calcio italiana Atalanta è entrata tra le prime otto della Serie A investendo e crescendo nello sviluppo giovanile. Inoltre, il Bayer Leverkusen è molto concentrato sullo sviluppo dei giovani giocatori ed è ben posizionato per vincere la Serie A in Germania quest’anno”. Questo, dunque, lascerebbe presagire forti investimenti nella cantera (che non sono mancati nel recente passato, in verità, anche se il più delle volte rivelatisi dei flop anziché dei crac), ma la realtà dei fatti sembrerebbe andare in direzione contraria.

Sono intensi giorni di AOP a Collecchio, quelli in cui si conoscono i budget destinati ai vari comparti: secondo quanto raccolto da StadioTardini.it, il Settore Giovanile potrebbe esser soggetto ad una certa spending review, con una diminuzione delle risorse a disposizione per programmare la stagione prossima ventura. Siamo ancora nel campo delle ipotesi, dal momento che il managing director sport Roel Vaeyens (che pochi giorni fa sembrava persino sul punto di salutare la compagnia, per alcune divergenze di vedute con la proprietà sul come affrontare la serie A, anche se poi tutto sarebbe rientrato nella normalità) deve ancora impartire al responsabile del Settore Giovanile, il confermato Mattia Notari (l’unico in tutto il “campo largo” ad esser riuscito per sé a spuntare un biennale, scadenza 30.06.2026, a differenza di tutti gli altri, annuale al 30.05.2025, ossia il fratello Momo, gran capo scout, il diesse della maschile Mauro Pederzoli e quello della femminile Domenico Aurelio) le linee guida, ed appunto il tesoretto a disposizione.

Ma i primi segnali, appunto, vanno nella direzione di una diminuzione delle risorse a disposizione, e questo potrebbe condizionare non poco le scelte: per esempio, ci si sarebbe aspettati, in sostituzione di Mister Cesare Beggi che, dopo tre anni lascia la guida della formazione Under 19, un nome di grido per cercare di raggiungere la a lungo inseguita – e non ancora raggiunta, benché fosse un must – promozione in Primavera 1, invece, rebus sic stantibus, si pescherà nel bacino interno, dove, beninteso, non mancano professionalità importanti, perfettamente in grado di (almeno tentare) perseguire la missione.

Ci riferiamo, prima di tutto, a Mattia Bernardi, per due stagioni di fila alla guida della formazione Under 17 Crociata, nei campionati Serie A & B di categoria, in entrambi i casi con il raggiungimento, al termine della regular season, dei play off ed appena prima allenatore del Colorno, portato agli spareggi di Eccellenza. Potrebbe essere il candidato numero uno, avendo anche frequentato – e superato brillantemente -, proprio durante la stagione appena conclusa, il Corso UEFA A.

Oppure potrebbe esserci la promozione di Marcello Gazzola, ex calciatore ed osservatore Crociato, parmense doc, che nella passata stagione venne scelto, considerato il pedigree, da Mattia Notari, per rifare il palinsesto (assieme ad Arturo Lupoli, per gli analoghi trascorsi) dopo l’uscita di diversi tecnici (Valenti, Castorina, per citarne solo un paio) emigrati all’estero o altrove. Gazzola, però, come allenatore è solo stato l’ultimo secondo di Beggi (ruolo fisso, in precedenza, di Lorenzo Piscina, a propria volta nell’ultima stagione protagonista di un’esperienza esotica) e non ha mai fatto l’allenatore responsabile.

Lo stesso Arturo Lupoli potrebbe esser preso in considerazione per simili motivazioni di Gazzola, ma, come lui, è reduce da una esperienza come secondo, in questo caso di Matteo Centurioni, alla guida dell’Under 18, che dopo una incredibile rimonta – cinque vittorie consecutive, prima della sconfitta di misura all’ultima giornata per mano del Bologna, costata i play off – ha chiuso all’ottavo posto. Centurioni, scritturato un anno fa, ci risulta, a scadenza di contratto così come Leonardo Ventura (Under 15) e Simone Fusaro (Under 16, che domenica affronteranno l’Inter nel return-match dei Quarti di Finale della competizione, partendo dalla sconfitta interna 1-3).

Ad oggi, a bocce ancora ferme, in attesa, appunto, di segnali più chiari (e magari meno contradditori: perché se si punta su un settore, tagliargli i viveri non è il massimo, così come, viceversa, spendere troppo e male, come direbbe Luca Martines, in medio stat virtus), non dovrebbero avere problemi di riconferma, magari con cambiamento di team o ruolo, coloro ancora sotto contratto (oltre ai già citati Bernardi, Gazzola, Lupoli, pure Imbaglione, Zandonai e Viscione). Come era successo un anno fa a Giorgio Nughedu, (oggi vice mister della U 16) potrebbe esserci un ripescaggio nel settore tecnico giovanile di alcuni elementi fino a ieri sotto l’area performance, ma tagliati dal responsabile Mathieu Lacome, che preferirebbe uomini più da ufficio che di campo.

E così, magari in attesa di essere richiamati da Mattia Notari, hanno per ora salutato Davide Godi, che era lo storico match analist della Primavera, ma nelle ultime due stagioni pure collaboratore tecnico, e che potrebbe essere riciclato in quest’ultimo ruolo, il preparatore atletico Adrian Leandro Paz Crespo e Giuseppe Falzone (recupero infortuni), entrambi nella passata stagione nello staff dell’Under 17, che però nella prossima vedrà accorpati questi ruoli con l’Under 18, sempre ammesso che la relativa squadra venga iscritta al prossimo Campionato, perché nell’aria aleggia anche l’ipotesi di rinunciare ad avere una formazione Under 18 (unico anno per cui si potrebbe avere la deroga, per poi, comunque, doverla rifare l’anno successivo in caso di salvezza in A.

La scelta andrebbe in controtendenza a quanto avvenuto nelle ultime stagioni, allorquando il Parma Calcio era sempre presente (dal 2020-21, con mister Gabetta, Valenti, Castorina e Centurioni) nel campionato sperimentale, (di raccordo tra Allievi e Primavera) pur non avendone l’obbligo: dal punto di vista strategico e dell’immagine non sarebbe il massimo, ma c’è, appunto, da far quadrare i conti: ma la proprietà Krause non punta molto sui giovani? Gabriele Majo (direttore responsabile di StadioTardini.it)

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