Le dichiarazioni del difensore Cristian Ansaldi, rilasciate al termine della partita Reggiana-Parma, valida per la trentottesima giornata del campionato Serie BKT.“L’ho detto a tutti i miei compagni, sono felice perché la sfida per cui sono venuto qua era l’obiettivo di portare il Parma in Serie A.
E’ una benedizione, un regalo da parte di Dio. Lui lo sa? E’ una frase che è diventata del gruppo, è piaciuta a tutti. L’ho iniziata io, ogni cosa che succede lo ripetiamo, un po’ per il mister e un po’ per il direttore Pederzoli che sempre dice quando succede qualcosa lui lo sa… L’ultima partita? E’ una decisione che prendo più che per la mia forma fisica, è per la mia famiglia. Loro hanno bisogno, c’è una necessità per i miei figli che hanno 12 e 14 anni, pensano alla scuola e loro vogliono tornare in Spagna, a casa nostra. Si chiude la mia esperienza in Italia, la mia idea è magari trovare una squadra in Spagna. Se non trovo nulla, magari dirò che smetterò di giocare.
La partita di oggi? Sapevo di giocare, ne avevo parlato prima con il gruppo. E’ stato un regalo di tutto il gruppo. Ho avuto un infortunio, che è durato tre mesi, e ci sono state delle complicazioni. Un consiglio per la A? Ho parlato ai ragazzi, ho detto di continuare a credere in ognuno, abbiamo un gruppo fantastico con grandissime persone e non solo dei grandi calciatori. Questo è il primo motivo per sostenere una squadra giovane, sono sicuro che il prossimo anno in A lo faranno molto bene”
